Scritto da Daniele Damele
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sabato 28 marzo 2009 |
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Quanto si può vedere ancor oggi in internet sulla vicenda “Papa Benedetto-preservativi” è assolutamente inaccettabile, ma lo sarebbe allo stesso modo se a essere presa di mira fosse un’altra qualsiasi persona. La rete non può e non deve permettere a nessuno di offendere, denigrare, giungere a calunniare, alla delazione.
Internet non può essere una sorta di zona franca dove poter dare libero sfogo alle proprie frustrazioni e offendere, irridere senza alcuna conseguenza.
Ognuno ha il diritto di poter esprimere le proprie opinioni, ci mancherebbe, e l’impegno di ognuno dev’essere quello di favorire l’accesso alla rete a tutti sconfiggendo il cosiddetto “digital divide”: Ma ciò che si rende imperativo è rispettare le regole, le stesse in essere per la carta stampata e i media classici.
Occorre censurare (si proprio la parola che fa urlare tanti, spesso a sproposito, e guarda caso specie chi offende e denigra) le condotte non corrette, chi non rispetta le regole. Da sempre punire chi delinque (e diffamare è un reato) serve agli onesti e alla libertà.
Solidarietà al Papa e ai tanti, troppi denigrati della rete. |
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Ultimo aggiornamento ( sabato 28 marzo 2009 )
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