Si ritorni alla Tv dei ragazzi |
Scritto da Daniele Damele
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mercoledì 21 gennaio 2009 |
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Nei giorni scorsi ho lanciato una provocazione: togliere la pubblicità nella risicata fascia protetta (16-19) da almeno una delle reti Rai rilanciando la Tv per i ragazzi. Oggi vorrei analizzare quanto proposto. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a un’involuzione. Dopo il periodo d’oro degli anni ‘80 la Tv dei ragazzi si trasformò da trasmissioni per bambini (pensate e dedicate ai ragazzi) a contenitore per cartoni animati di qualità via via sempre più bassa, a causa a volte, si sostiene, della legislazione, (nel ‘90 non potendo più trasmettere pubblicità in seno alle trasmissioni per ragazzi!), a volte di sbagliate scelte da parte dei dirigenti, come lo spostamento poco coerente di rubriche da una emittente all’altra creando delle incongruenze.
La perdita dei momenti educativi che facevano della Tv dei ragazzi una opzione pomeridiana favorevole e seguita fu inesorabile. Dal 2000 i bimbi sono in balia di cartoni anonimi brevemente presentati da una anonima voce.
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Lo svuotamento “educativo” della fascia pomeridiana è del tutto evidente mentre viceversa le pubblicità sono sempre più martellanti: oggidì i cartoni sono mandati in onda a ruota libera intervallati esclusivamente da pubblicità sempre più pressanti e a volte scorrette. Manca alla tv di oggi una guida (un presentatore non può essere rimpiazzato da una voce anonima come accade oggi), ma mancano soprattutto momenti costruttivi, di compagnia, istruzione e ilarità offerti da programmi che non a caso hanno fatto la storia come Solletico sulla Rai e Bim Bum Bam su Mediaset.
Ad un pubblico esigente come quello dei bambini e adolescenti sono stati tolti spazi e attenzioni (offerte oltre che da Solletico e Bim Bum Bam anche da Junior Tv, Disney Club, Big! Game Boat e l’indimenticabile Albero Azzurro solo per citare grandi nomi). Di fatto le scelte dei responsabili alla programmazione sono orientate da qualche anno esclusivamente al profitto, rifilando ai ragazzi e bambini anche brevissimi falsi programmi come “Ghedappa” in cui si incita l’acquisto di loghi, suonerie, senza le corrette informazioni passando un messaggio che danneggia la fantasia e l’innocenza dei piccoli telespettatori, abusando della loro ingenuità.
Reagiamo!
Daniele Damele |
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Ultimo aggiornamento ( domenica 25 gennaio 2009 )
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